PIVETTI (UMI): “LO STATUTO PROMULGATO DA RE UMBERTO II 73 ANNI FA OGGI NON È APPLICATO”

73 anni fa Re Umberto II, promulgava lo Statuto della Regione Siciliana. Lo promulgava dopo averlo corretto di suo pugno (correzioni ancora visibili nella bozza conservata a Palazzo Reale), dopo aver mediato da grande statista tra il Regno ed il Fronte Nazionale Siciliano. Fu un grande momento per la Nazione Siciliana, che Egli volle omaggiare e rispettare chiamando lo statuto ‘della Regione Siciliana’ e non semplicemente ‘della Regione Sicilia’.

Michele Pivetti per l’Opinione della Sicilia.

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CRISI IN LIBIA, PIVETTI (UMI SICILIA): “ONU FACCIA IL SUO DOVERE E L’ITALIA ABBIA UN RUOLO DI PRIMO PIANO”

“Le recenti notizie che giungono dai territori libici, relative alla cruenta escalation di violenza scatenata dalle forze della Cirenaica fedeli al Generale Haftar contro il governo di Tripoli, sono il chiaro segno che siamo davanti ad un incrocio forse decisivo per le sorti di questa regione: la guerra civile rischia di concretizzarsi”.

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Orlando

Lettera a Orlando: le leggi vanno rispettate, sempre. Anche quando non piacciono

Caro Sindaco,
ieri ne hai sparata un’altra delle tue. E, come sempre, carpisci la buona fede di chi non ha potuto o voluto studiare.

Vedi Sindaco, il tuo atto pieno d’amore per i clandestini, che ancora una volta ha il solo scopo di nascondere sotto il tappeto le innumerevoli nefandezze della tua amministrazione, è una palese ma molto pericolosa provocazione. Tutto ti si può dire tranne che tu non sia una persona di grande cultura giuridica e dunque sai perfettamente che ciò che dici è inapplicabile.

Sventoli come un’arma di distrazione di massa la tua ultratrentennale arroganza politica. La legge 132 è una legge e, dunque, è obbligo a chiunque di rispettarla e farla rispettare a cominciare dalle istituzioni. C’è scritto così da qualche parte no? Il presidente Mattarella, tuo amico, l’ha promulgata. Vuoi forse contravvenire ad una sua disposizione? Esiste una Corte Costituzionale (alla quale ambisci, o forse no? Vedremo) che può giudicare il tuo eventuale ricorso, ma nelle more il dirigente del dipartimento anagrafe del Comune deve osservare la legge. Quella stessa che tu gli hai chiesto di non applicare.

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traffico-palermo

A Palermo in strada regna l’anarchia. Un esempio? Provate ad andare in via Imera…

Avete mai provato a raggiungere la zona di via Imera, partendo dal Giardino Inglese?

Beh, io sì. Ogni lunedì, venerdì e sabato quando accompagno mia figlia a scuola. Esiste una repubblica autonoma popolare all’interno della città, dove non si vede un’auto della Polizia Municipale neanche di passaggio, dove l’anarchia regna sovrana e dove qualsiasi forma di buon senso, sia essa figurata, parlata, pensata è assolutamente inesistente.

Il palermitano di borgata non ha regole, ha consuetudini. Una miscellanea terribile tra assenza totale della pubblica amministrazione e libero arbitrio panormita. Si rischiano incidenti ogni due metri, si rischia la zuffa ogni 6/7 secondi, si perdono due mesi di vita ogni cento metri percorsi.

Ma allora la colpa di chi è?

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Michele Pivetti

A Palermo il traffico è davvero una piaga ma le soluzioni ci sono

Ogni volta che mi trovo fuori città e cioè tutte le settimane, parlando con l’interlocutore del momento, rivendico con orgoglio la mia provenienza panormita, si comincia con la litania di Jhonny Stecchino. I problemi della Sicilia sono la siccità, l’Etna e “i traffico”.

Invero, di siccità per fortuna non si sente più parlare, di Etna è un problema che riguarda i “mangiarancini” (#sischerza) ma “i traffico” no, quello riguarda proprio noi. E sapete perché? Perché il nostro sistema viario è deprimente, avvilente, sbagliato, mortificato.

Abbiamo rimpicciolito strade già piccole per fare il tram più inutile d’Europa, costato 330 milioni di euro e che a quanto sembra ha un passivo di 12milioni l’anno, abbiamo un sistema di comunicazioni tra la parte est e quella ovest della città assolutamente inadatta per una città che di giorno supera il milione di utenti finali.

Sono sotto gli occhi di tutti gli ingorghi di viale Regione Siciliana, di via Messina Marine e degli ingressi in città da viale Strasburgo, viale Lazio e via Belgio. E allora?

Le soluzioni non sono rivoluzionarie, ci avevano già pensato da tempo e sta a noi nuove generazioni, futuri leader di questa città prendere la responsabilità delle buone battaglie.

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